A un certo punto, senza troppe analisi, quasi le decisioni più importanti avvengano sempre per una sorta di intuizione, in una penombra di significato che si svela poi nel tempo, papà sentì il desiderio di “far godere a tutti di questa bellezza” facendo intensamente sua l’affermazione di Pellizza da Volpedo:
“L’opera d’arte è creatura che non può appartenere
soltanto al suo possessore ma in certo modo a tutti
che possono trarne diletto ed ammaestramento,
è datrice di felicità e fattrice di progresso,
appartiene all’umanità”.
Nasce quindi l’idea di rendere disponibile la visione della collezione al pubblico e, con il prezioso supporto di chi già era e di chi si rende partecipe e collaboratore, l’8 giugno 2013 apriamo la prima mostra a Casa De Rodis: Alessandro Poscio, collezionista appassionato. Da Hayez a Fornara, da Scipione a Messina.
Moltissime persone vengono alla mostra e soprattutto manifestano la loro gratitudine “per aver goduto di una tale bellezza”.
Come non dare seguito a questi incontri?
Nascono così le mostre successive, nel tentativo di allargare lo sguardo, seppur in un profondo legame con il nostro territorio, sull’esempio dei nostri amati pittori vigezzini che partono (Milano, Francia, Sud America) ma ritornano aprendo nuovi orizzonti.
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