La mostra (25 maggio-20 ottobre 2019) a cura di Annie-Paule Quinsac prosegue le celebrazioni per il cinquantenario della morte di Carlo Fornara offrendo un’occasione di rilettura della sua carriera artistica attraverso la riscoperta delle radici della sua pittura: in primis il suo mondo vigezzino, l’avventura divisionista e la sua coerente consapevolezza di artista controcorrente nel panorama artistico del Novecento.
La mostra si focalizza in modo diretto su due decenni che intercorrono tra il 1890 e il 1910, periodo cruciale della parabola artistica di Carlo Fornara per produzione e riconoscimenti nazionali e internazionali, in parallelo alla genesi e all’apice del Divisionismo in Italia.
Rispetto alle occasioni espositive precedenti sempre curate da Annie-Paule Quinsac, questa mostra non è solo una nuova retrospettiva antologica sull’artista, ma si propone come un’importante possibilità di ripensare Fornara nell’evoluzione di un percorso artistico originale nella sua coerenza di pittore controcorrente del Novecento.
A Casa De Rodis si potranno ammirare 35 dipinti, molti dei quali oggetto di interventi di restauro realizzati proprio in funzione della loro esposizione, che hanno restituito l’intensa luminosità originaria e hanno permesso la scoperta di modalità esecutive innovative derivate dall’influenza di Segantini, tra cui l’uso dei filamenti d’oro per arricchire la tessitura cromatica.
A queste tele si affianca un’importante sezione riservata a 16 disegni, espressione potente delle doti e della personalità di Fornara.
Gli anni Novanta dell’Ottocento furono per Carlo Fornara una stagione formativa sotto la guida del maestro Carlo Cavalli, erede spirituale del marsigliese Adolphe Monticelli. Formazione destinata a mutare per lo sconvolgente incontro e confronto con Giovanni Segantini, la cui imprevedibile scomparsa all’apice della gloria, nel settembre 1899, lo segna profondamente. Nel primo decennio del Novecento Fornara elabora una pittura dagli esiti europei e internazionali con opere molte delle quali sono proposte a Casa De Rodis: Chiara pace, L’aquilone, Fontanalba, Ombre e luci, per citare solo le più note, superano l’influenza dei temi e della visione segantiniana, per giungere a una trasposizione assolutamente originale dell’amata bellezza della Valle Vigezzo, dove l’artista è nato nel 1871 e dove ha sempre vissuto, “restituita nella duplice natura di poesia e forza insieme” (A.P: Quinsac).
Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo 1890-1910 getta quindi una nuova luce sulla figura di questo straordinario artista per fare chiarezza sulla giovanile scoperta di Antonio Fontanesi e l’elezione di Lione per perfezionare l’educazione ricevuta, sull’uso della tecnica fotografica quale approccio allo studio del paesaggio e trascrizione del reale, mai analizzata prima d’ora, sul rapporto di stima e amicizia con Pellizza da Volpedo e con Angelo Morbelli, per affrontare infine le relazioni con la breve e poco fortunata stagione del Simbolismo e quelle più dialettiche e riflessive con l’Impressionismo e il Neoimpressionismo francesi.
Per tutta la durata della mostra sono previste diverse attività collaterali: eventi di valorizzazione del territorio e di rilettura dell’arte di Carlo Fornara con il coinvolgimento di giovani artisti contemporanei in collaborazione con l’Associazione Culturale ASILO BIANCO, incontri di approfondimento, visite guidate e didattiche, escursioni nella Valle dei Pittori e nei paesaggi amati e dipinti da Carlo Fornara.
Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo 1890-1910
Domodossola, Casa De Rodis
25 maggio – 20 ottobre 2019
Informazioni:
+ 39 347.7140135
info@collezioneposcio.it
Facebook: Collezione Poscio
Orari:
Sabato e domenica: ore 10 – 13 | ore 15 – 19
Luglio e agosto: anche da martedì a venerdì ore 15 – 19
Ingresso:
Intero 5 euro, bambini e ragazzi fino a 18 anni: gratuito
Maggior sostenitore: Compagnia di San Paolo
E con il sostegno di: Fondazione Comunitaria del Vco e Fondazione CRT
Catalogo: Silvana Editoriale, Ita|Eng, pag 264 con illustrazioni a colori, in vendita a 20 euro
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione1@studioesseci.net (Stefania Bertelli)